Esce di scena Gheddafi, riappare Musa al Sadr

I rapporti tra Libia e Iran non sono stati buoni in questi trent’anni, complice, tra l’altro, la misteriosa sparizione del teologo sciita Musa al Sadr, avvenuta nel 1978, mentre era in visita proprio in Libia. L’iraniano Musa al Sadr (1928) non era solo un dotto: negli anni 1960 s’era trasferito in Libano con il proposito di animare la comunità sciita del Paese. A tal proposito, aveva fondato un movimento paramilitare, Amal, attirandosi le simpatie dei giovani sciiti, ma al contempo accarezzando l’idea di una stretta collaborazione con tutti i gruppi religiosi esistenti nel Paese, con i quali aveva intessuto un dialogo. La sua non giustificata scomparsa in Libia (Gheddafi ha sempre asserito che Sadr se ne sarebbe andato via sano e salvo dalla Libia verso …. l’Italia!) aveva creato tensioni tra la neonata Repubblica Islamica d’Iran e Tripoli, tensioni mai appianata. Ma ora, mercoledì 23 u.s., la figlia di Musa, Houra Sadr, è apparsa in conferenza stampa in quel di Tehran, proclamando che il padre sarebbe vivo e “ospite” delle carceri di Gheddafi; e la testata iraniana Sharq, nella stessa data, annuncia un comitato di accoglienza in patria per il leader ritrovato.

http://www.youtube.com/watch?v=cYBQNtUQGho

Se la notizia fosse vera, Musa al Sadr potrebbe tornare in patria con tutti gli onori, anche se ormai troppo vecchio, forse, per far valere la sua pacata visione del mondo.