Un primo risultato positivo per le egiziane

Finalmente il 2 maggio scorso governo egiziano ha riformato la legge secondo la quale le egiziane maritate a un palestinese non potevano trasmettere la propria cittadinanza ai figli, che si vedevano cosi’ esclusi dai diritti basilari quali quello all’istruzione o alla sanita’ pubblica. La campagna per il mantenimento della cittadinanza delle donne sposate ad uno straniero e’ trasversale a molti paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, ma non e’ casuale che le egiziane abbiano ottenuto tale successo dopo aver organizzato una serie di proteste e sit-in in piazza Tahrir. Ancora una volta cio’ dimostra come spiri un vento nuovo nel bacino del Mediterraneo meridionale e orientale e come le societa’ civili dei paesi coinvolti lottino per democrazia e diritti, fuori da ogni cornice ‘religiosa’.